ARTISTA

Roma, Museo del Maxxi ©Musacchio & Ianniello

Emilio Vavarella è artista e ricercatore presso la Harvard University, dove sta conseguendo un dottorato in Film, Visual Studies e Critical Media Practice. Vavarella nasce nel 1989 a Monfalcone e ha passato i suoi primi anni viaggiando su e giù per l’Italia. Ha poi studiato presso l’Università di Bologna, la Bezalel Academy di Gerusalemme, la Bilgi University di Istanbul e lo Iuav di Venezia, dove ha conseguito la laurea magistrale.

Il lavoro di Emilio Vavarella coniuga ricerca interdisciplinare e sperimentazione mediale. Le sue opere esaminano il rapporto tra soggettività, creatività non-umana, e potere tecnologico. Emilio ha collaborato con ingegneri per produrre software capaci di fotografare la forma delle informazioni dentro il suo computer, ha lavorato con gli errori nella tecnologia di Google Street View, ha investigato le possibilità d’errore creativo nella tecnologia di riconoscimento facciale di Facebook, ha sviluppato tecniche olografiche che intrecciano memorie e dati satellitari, ha creato sistemi sperimentali di videochat performativa, e ha sperimentato con la possibilità di dotare le proprie opere di intelligenza artificiale. Il suo esordio cinematografico è del 2017 con il film d’arte Animal Cinema. Dopo il debutto al 24° St. Louis International Film Festival ed al 35° Torino Film Festival, il film è stato incluso nella selezione ufficiale di alcuni tra i più importanti festival del cinema e proiettato in più di quindici nazioni.

Tra le più significative mostre recenti in Italia si segnalano Low Form al MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, a cura di Bartolomeo Pietromarchi; That’s It! al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna a cura di Lorenzo Balbi; RE-CAPTURE: Room(s) for Imperfection a cura di Federica Patti presso GALLLERIAPIÚ; La meglio gioventù, a cura di Andrea Bruciati a Villa Manin; ed Echo Back a cura di Stefano Coletto presso la Jarach Gallery. Emilio Vavarella espone regolarmente nei più prestigiosi spazi dedicati all’arte mediale, tra cui: ISEA, SIGGRAPH, Media Art Biennale, New York Electronic Arts Festival, European Media Art Festival, Japan Media Arts Festival, ed in prestigiose locations come il Museo Nacional Bellas Artes di Santiago; il National Art Center di Tokyo; l’Eyebeam Art and Technology Center di New York; il Museum of Contemporary Art Vojvodina, l’Harvard Art Museum, la Fondazione Studio Marangoni e la Fondazione Bevilacqua La Masa.